giovedì 5 luglio 2012

Fisco, Equitalia aumenta la rateizzazione Novità per mettersi in regola con le tasse

MILANO - Più tempo per pagare a rate le cartelle, importo variabile a seconda delle necessità e meno documenti da presentare allo sportello per debiti fino a 20mila euro. Sono solo alcune delle novità recentemente introdotte dal Parlamento e da Equitalia per consentire a cittadini e imprese di mettersi in regola con il fisco in modo più agevole.

A cominciare dalla rateizzazione: dal 2008, da quando sono direttamente gestite da Equitalia, ne sono state concesse più di un milione e mezzo per un importo che sfiora i 20 miliardi di euro. Il decreto Salva Italia ha, inoltre, prorogato i termini per beneficiare della rateizzazione: i contribuenti che dimostrino un peggioramento della loro situazione economica potranno richiedere la proroga della rateizzazione già concessa, per un periodo ulteriore e fino a sei anni, purchè non sia intervenuta decadenza. Con la proroga della rateizzazione il contribuente può chiedere rate di importo variabile e crescente per ciascun anno.

Equitalia ha poi portato da 5 a 20mila euro la soglia per ottenere la rateizzazione soltanto con una semplice richiesta motivata che attesti la propria situazione di temporanea difficoltà economica. Pertanto, non occorrono più documenti per dimostrare la situazione economico-finanziaria del contribuente, che restano necessari solo se il debito supera la nuova soglia.

Novità anche per le aziende. L'indice alfa, parametro prima utilizzato per ottenere il rateizzo, servirà ora solo per determinare il numero massimo di rate che possono essere concesse. Si amplia così la platea delle aziende che possono beneficiare del pagamento dilazionato dei tributi non pagati.

Fin dalla prima richiesta di dilazione è possibile chiedere un piano di ammortamento a rate variabili e crescenti anzichè a rate costanti. Pertanto, le prime rate saranno più leggere e cresceranno nella prospettiva di un miglioramento della situazione economica del contribuente. Si decade dalla rateizzazione solo se non sono pagate due rate consecutive. Prima era prevista la decadenza con il mancato pagamento della prima rata o successivamente, di due rate, anche non consecutive.

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