La risoluzione approvata dalla
Commissione Finanze prevede tra i vari punti la mancanza di ipoteca o
espropriazione sulla casa se questa rappresenta l’unico patrimonio
disponibile del contribuente, rateizzazioni più lunghe e sospensione dei
mutui per sei mesi, stop al solve e repete
cioè il pagamento anticipato del terzo della somma, anche in presenza
di un ricorso e restituito poi in caso di vittoria in giudizio.
Addio Equitalia quindi. Ma chi è
(era) Equitalia? Un mostro creato da Bersani e Visco ma sottaciuto e
avallato da tutti i governi successivi, un mostro silenzioso che
stritola aziende, imprenditori, pensionati, lavoratori dipendenti, e
chiunque finisca nel perverso ingranaggio della società incaricata della
riscossione dei tributi per conto dello Stato.
Un mostro che ci fa capire che
forse la casta vera, in Italia, non è quella dei politicanti di prima
fila, ma forse ancora peggio quella dei portaborse, amministratori
delegati, dirigenti, funzionari e privilegiati vari di seconda o terza o
quarta fila. Un iceberg dove Mastropasqua (a proposito circa 1,2
milioni di euro di stipendio annuo e decine di incarichi) e Befera (a
proposito oltre 500.000 euro di stipendio l’anno) rappresentano la punta
al di sotto della quale la grande massa resta sott’acqua al riparo da
occhi indiscreti.
Un mostro tentacolare apostrofato
dal volgo come “usuraio di Stato” o “strozzino autorizzato” e odiato da
chiunque sia finito nel mirino delle cartelle assassine. Assume vari
nomi e varie forme, Ex Riscossione s.p.a , ex concessionario privato poi
pubblico con D.L. n. 203 del 30 settembre 2005, una società pubblica di
proprietà dell’agenzia delle entrate per il 51% e dell’INPS per il
restante 49%.
Una specie di arma a corto raggio
caricata poi a pallettoni dal governo Prodi con il decreto Bersani-Visco
(dl n. 223 del 4 luglio 2006) il quale ha autorizzato la società di
riscossione ad utilizzare dati sensibili quale quelli dei conti correnti
bancari. Una tutela riservata all’ente di riscossione a discapito dei
cittadini, vittime spesso di abusi e forme totalmente contra legem
con cartelle spesso illegittime, con notificazioni mai avvenute secondo
le modalità di rito, mancanza di indicazione del calcolo delle aliquote
riferite alle singole annualità, spesso con decadenza del potere di
riscossione per decorrenza termini, scorretta identificazione del
debitore, errori quasi sistematici di calcolo sulle somme aggiuntive con
mancanza di indicazione della norma applicata, tantissime volte mancata
indicazione del responsabile del procedimento.
Tutti motivi di nullità degli atti.
Il decreto legge 70/2011, convertito nella legge 106/2011, al comma 2 dell’articolo 7 stabilisce che a partire dal 1 gennaio 2013 i Comuni possono non servirsi più di agenzie esterne come Equitalia. Ora la Commissione invece ne impone l’abbandono entro fine Giugno.
Il decreto legge 70/2011, convertito nella legge 106/2011, al comma 2 dell’articolo 7 stabilisce che a partire dal 1 gennaio 2013 i Comuni possono non servirsi più di agenzie esterne come Equitalia. Ora la Commissione invece ne impone l’abbandono entro fine Giugno.
Eppure appena sentito odore di
decapitazione il mostro aveva quasi fatto intuire nell’ultimo periodo di
voler essere più benevolo, più malleabile, invero più buono e
disponibile. Disponibile a rateizzazioni più facili e conciliazioni piu
garantiste. Quello che si chiama tecnicamente “la migliorìa della
morte”. Una sorta di dottor Jeckyll e mister Hyde. Il classico animale
feroce fatto passare per animale domestico.
Qual è la speranza o meglio la
preghiera rivolta al nuovo governo? Che lavori per la certezza che lo
stato di diritto prevalga sullo stato di polizia tributaria, e che
l’art. 53 della Costituzione venga rispettato appieno e imponga
fattivamente che le tasse vadano pagate progressivamente in rapporto
alle proprie capacità contributive .
Ci sono persone ridotte al lastrico che cercano con una candela di illuminare la propria dimora e chissà forse di riscaldarsi dal freddo invernale. Non hanno privilegi e immunità. Non pagano non per disonestà ma per legittima difesa.
Ci sono persone ridotte al lastrico che cercano con una candela di illuminare la propria dimora e chissà forse di riscaldarsi dal freddo invernale. Non hanno privilegi e immunità. Non pagano non per disonestà ma per legittima difesa.
Questi cittadini avrebbero bisogno
di assistenza e solidarietà ed ammortizzatori sociali reali. Non di un
prelievo coatto o di un pignoramento violento. Diciamo no a questa
eutanasia. A questa macelleria sociale. Diciamo no a questo sistema
predatore. Almeno gli usurai comuni vanno in galera. Questo mostro forse
è solo il bersaglio e non il responsabile del sistema e di questo ne
sono consapevole.
Nonostante tutto attenderò con
impazienza la fine di giugno. E lo farò seguendo una saggezza cinese.
Seduto sulla sponda del fiume attenderò il cadavere del mostro che
passa. Pensando a tutte le persone uccise da esso. Pensando a tutte le
vite che si sarebbero potuto salvare.
In memoria di chi non ce l’ha fatta.
Nessun commento:
Posta un commento